miercuri, 23 septembrie 2009

Biomasse e rifiuti, la situazione in Italia nel 2008

10 settembre 2009 – A fine 2008, in Italia, risultavano in esercizio 352 impianti alimentati da biomasse e rifiuti per un totale di 1.555 MW di potenza installata e una produzione di 5.966 GWh.



I dati sono contenuti nella prima edizione di “Le biomasse e i rifiuti”, pubblicata dal Gestore dei Servizi Elettrici sul proprio sito internet. Il documento, attraverso sintetiche elaborazioni, fornisce un quadro di riferimento delle principali caratteristiche degli impianti alimentati da biomasse e rifiuti, in esercizio in Italia a fine 2008, e della loro diffusione sul territorio nazionale.



Nello studio tali fonti sono state analizzate secondo la seguente classificazione: solidi, biogas e bioliquidi. In particolare, per ciascuna regione e provincia italiana, mediante raffigurazioni cartografiche, è stata rappresentata la produzione degli impianti in esercizio, suddivisa per fonte: biomasse, rifiuti biodegradabili, biogas e bioliquidi.



Dalla disamina è risultato che a differenza di altre fonti rinnovabili, gli impianti B.R.B.B (Biomasse, Rifiuti solidi urbani Biodegradabili, Biogas e Bioliquidi) sono presenti in tutte le regioni italiane. La loro dislocazione territoriale è però concentrata e tre regioni rappresentano da sole oltre il 50 per cento della potenza installata.



In effetti, la sola Lombardia possiede circa il 19 per cento degli impianti e il 26 per cento della potenza installata rispetto all’intero territorio nazionale. Una diffusione rilevante si registra anche in Emilia Romagna (14 per cento degli impianti e 19 per cento della potenza installata) e Veneto, rispettivamente 11 per cento e 7 per cento.



Per quanto riguarda la distribuzione della produzione nell’Italia settentrionale si concentrano le quote più alte con la Lombardia e all’Emilia Romagna, che detengono rispettivamente, il 22,9 per cento ed il 14,9 per cento. In Italia centrale, spicca il Lazio con il 4,6 per cento. Tra le regioni meridionali si distinguono la Puglia e la Calabria, con quote di produzione, rispettivamente, del 13,4 per cento e del 13,2 per cento . In relazione alle isole, la Sardegna si attesta sul 3 per cento, mentre la Sicilia presenta un valore pari all’1,3 per cento.



Nel confronto con i Paesi dell’Ue 15, in termini d’incidenza della produzione da biomasse e rifiuti sul totale della produzione da fonte rinnovabile, a fine 2008, l’Italia si colloca al quinto posto precedendo Francia e Spagna, e rappresenta il 6,9 per cento della produzione totale.



Infine, per quanto riguarda le tipologie degli impianti, dalla fotografia del Gse risulta che le più diffuse sono le seguenti:


impianti tradizionali con forno di combustione della biomassa solida;
caldaia che alimenta una turbina a vapore accoppiata ad un generatore;

impianti con turbina a gas alimentata dal syngas ottenuto dalla gassificazione di biomasse;
impianti a ciclo combinato con turbina a vapore e turbina a gas;
impianti termoelettrici ibridi, che utilizzano biomasse e fonti convenzionali (il caso più frequente è la co-combustione della biomassa e della fonte convenzionale nella stessa fornace);
impianti, alimentati da biomasse liquide (oli vegetali, biodiesel), costituiti da motori accoppiati a generatori (gruppi elettrogeni).

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