joi, 15 octombrie 2009

La Cina il CO2 L’Europa ed il clima della terra

Il premier Wen Jiabao, almeno secondo il quotidiano la Repubblica avrebbe affermato a proposito dello scandalo alimentare del latte alla melamina:”…che e’ assolutamente inammissibile sacrificare vite umane per un momentaneo sviluppo economico…”.

La Repubblica Popolare Cinese prende atto, solo dopo svariati morti tra i bambini, che il profitto si deve fermare di fronte al danno della salute dei cittadini.

L’Italia e la Polonia vogliono invece rallentare o fermare completamente la decisione dell’Europa di andare avanti con il progetto di raggiungere entro il 2020 un taglio delle emissioni di CO2 del 20%, ad incrementare efficienza energetica ed energia prodotta da fonti rinnovabili di un altro 20% e ad aumentare al 10% la quota di biocarburante utilizzata per l’autotrasporto.

In questi anni gli uragani Gustav e prima ancora Katrina hanno sparso morte e distruzione nei Caraibi e negli USA. In Europa non c’è stagione senza che gli alluvioni non distruggano intere regioni. Eppure si continua imperterriti a produrre CO2. Non parliamo poi del metano prodotto dagli animali da allevamento.

Questi eventi non sono sufficienti a comprendere che per quanto possa essere limitata la nostra responsabilità nel danneggiare l’ambiente sarebbe ora di cominciare a riflettere su come tornare indietro prima che sia troppo tardi?

Perché il nostro paese si ostina a perseguire vie di produzione superate dalla storia minacciate da colossi come la Cina e l’India sensa parlare del resto delle tigri del sud est asiatico? Il fatto che la Cina continui per la sua parte a distruggere il pianeta significa che anche noi dobbiamo seguire lo scempio?

Investire in ricerca ed energie alternative non sarebbe meglio che continuare a foraggiare con i soldi presi dalle nostre tasche aziende boccheggianti incapaci di reggere la concorrenza? I miei soldi non sarebbero meglio spesi in ricerche che porterebbero l’Italia e l’Europa all’avanguardia?

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